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La storia di Torino in pillole

Pietro Micca

Durante l'assedio francese alla Cittadella Pietro Micca, con un commilitone, era di guardia alla Mezzaluna del Soccorso. 
Verso la mezzanotte alcuni francesi riuscirono a penetrare nella galleria che conduceva all'interno della piazzaforte. 
Sopraffatta la piccola guardia minacciavano di superare i cunicoli ed entrare all'interno. Conscio del pericolo, Pietro Micca chiuse una delle porte interne e prima che i francesi riuscissero ad abbatterla, sacrificandosi, diede il fuoco ad una miccia cortissima facendo esplodere un fornello di mina. Grazie al suo gesto eroico l'assedio ebbe esito negativo e la Cittadella fu salva.

Il ghetto di Torino

Con la Controriforma giunsero a Torino molti ebrei in fuga principalmente dallo Stato Pontificio e dalla Spagna cattolicissima. Il duca Emanuele Filiberto decise di favorirne la presenza con un editto del 1572, per sfruttare a pieno le loro tipiche abilità finanziarie. Tuttavia già a partire dal 1603, un'ordinanza di Carlo Emanuele I imponeva a tutti gli ebrei di portare al braccio un nastro giallo, pena una multa pecuniaria. 
Il 2 agosto 1679, su ordine della duchessa reggente Maria Giovanna Battista di Nemours, venne istituito di fatto il ghetto tra le attuali vie Bogino, San Francesco da Paola e Principe Amedeo. 
Venne demolito nel 1865, sostituito dal Ghetto nuovo, che resterà in vita fino alla fine del secondo conflitto mondiale.

Come natura crea?

Morì il 9 gennaio 1900 Francesco Cirio (nato nel 1836), pioniere dell'industria conservatoriera: aveva fondato il suo primo stabilimento in via Borgo Dora 34, a Torino.

Incendio al Teatro Regio

Dopo la rappresentazione di "Liolà" del musicista G. Mulè, il Teatro Regio restò vittima di un violentissimo incendio che lo lasciò completamente distrutto. Dal 14 febbraio la stagione potè riprendere al Teatro Vittorio Emanuele, con la rappresentazione dell' "Otello". 
I lavori di ricostruzione cominciarono il 25 settembre del 1963. Il teatro riaprì i battenti il 10 aprile 1973, con una rappresentazione dei "Vespri siciliani" che vedeva protagonista Maria Callas.

Sindone

La Santa Sindone fu trasportata a Torino da Chambéry il 9 settembre 1578 e fu solennemente accolta dal duca Emanuele Filiberto. Inizialmente venne deposta nella cappella del castello di Lucento. In seguito, il 15 settembre, fu sistemata nella chiesa di San Lorenzo, in Torino.

L'arresto di Piero Gobetti

Piero Gobetti venne arrestato a Torino con l'accusa di appartenere a gruppi che complottano contro la sicurezza dello Stato. 
Al direttore della "Rivoluzione liberale", l'ultima rivista che Gobetti aveva iniziato a pubblicare dal 12 febbraio del 1922, venne in particolare rimproverata la collaborazione alla redazione del giornale comunista "L'Ordine nuovo", del quale era stato critico teatrale. Fu però rilasciato dopo 5 giorni in seguito all'interessamento di varie persone influenti, tra le quali Benedetto Croce che interesserà del caso lo stesso Mussolini. 
Il 29 maggio, Gobetti venne poi nuovamente posto in stato di fermo e rilasciato dopo ventiquattro ore.

Trasporto pubblico

La prima richiesta per ottenere una concessione di un servizio di trasporto pubblico a Torino venne fatta nel 1835 da Adriano Toaran. La richiesta non venne accolta perché si riteneva che l'attività sarebbe stata destinata al passivo. 
Nel 1845 però, la richiesta di Giovanni Rissa di Moncalieri venne accolta, anche grazie ai prospetti di guadagno presentati dal richiedente e relativi al volume di affari prodotto dal suo servizio di trasporto su omnibus tra Moncalieri e Torino. Vennero immediatamente realizzate due linee: Borgo nuovo - Porta d'Italia e Porta Susa - Porta di Po.

Primi tram elettrici

Nel 1871 le linee tranviarie 3 e 4, su rotaia e a trazione animale, vennero rilevate da una società anonima belga (che restò nota come la "Belga"), la quale ottenne la concessione per altre due linee nel 1874. Avendo la città ormai raggiunto i 220.000 abitanti, venne costituita nel 1875 la Società Torinese Tramways e Ferrovie Economiche, nucleo della odierna ATM. 
La Torinese rilevò le linee 1, 2 e 3. Su queste tre linee venne sperimentata per la prima volta in Italia una vettura tranviaria elettrica.

Tariffe ATM di 110 anni fa

Nel 1890, la capitale piemontese raggiunse i 322.000 abitanti. Il sistema dei trasporti pubblici, dovendo fronteggiare un aumento della popolazione del 50% in soli 15 anni, si era articolato notevolmente e disponeva di una rete di esercizio di 58 km complessivi. Le linee erano 18 e il biglietto base costava 0.10 lire. 
Le linee dal tragitto più lungo o che prevedevano un orario di ultima corsa oltre le 23 avevano il biglietto leggermente più caro: lire 0.15.

Primi autobus

Nel 1906, all'Esposizione di Milano, la Fiat e la Società Diatto presentarono un prototipo di tram sperimentale con motore a benzina, che può essere considerato il primo prototipo dell'autobus. Tuttavia le prime linee di trasporto pubblico su veri e propri autobus furono "varate" soltanto nel 1928. Le linee erano la 51 (Porta Palazzo - Madonna di Campagna), la 52 (da Ponte del Gatto a Cavoretto), la 53 (da piazza Poretti a piazza Massaua).

Schiamazzi molesti

Con un decreto, il duca Amedeo VIII di Savoia vietò nel 1430 la cosidetta "ciabra", ovvero urla e schiamazzi fatti sotto le finestre di coloro che si sposavano in età matura o in seconde nozze. L'usanza, nonostante i divieti, si protrasse ancora molto a lungo.

Il '68 a Torino

Palazzo Campana, sede delle facoltà umanistiche dell'università di Torino, venne occupato dagli studenti che protestavano contro il progetto di riforma predisposto dal governo. 
Il rettore Mario Allara chiese allora l'intervento della polizia e, in seguito al ripetersi delle agitazioni, decretò la chiusura della sede universitaria.