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Celebrità a Torino

San Francesco d'Assisi

San Francesco transitò da Torino nel 1213. Si deve probabilmente a lui l'ubicazione della Chiesa e del convento (ora in via San Francesco d'Assisi). Erano collocati accanto alla Torre Civica: la chiesa si chiamava infatti San Francesco ad turrim.

Giovanni Botero

Morì a Torino il 26 giugno 1617 il grande filosofo della politica nato a Benevagienna nel 1544. Era stato l'interprete delle idee dei Gesuiti e segretario del Cardinale San Carlo Borromeo. Il saggio che lo ha consegnato alla storia del pensiero politico è "Della Ragion di Stato".

Erasmo da Rotterdam

Erasmo da Rotterdam, il grande umanista autore del celebre saggio "Elogio della pazzia" e della disputa sul libero arbitrio con Martin Lutero, si laureò in teologia all'Università di Torino il 4 settembre del 1506.

Napoleone Bonaparte

Napoleone si fermò poche ore a Torino per disporre le successive manovre della campagna d'Italia. Al generale Massena, comandante delle truppe, lasciò l'ordine: "se un villaggio del Piemonte si solleva, fatelo saccheggiare e bruciare".

Pio VII

Papa Pio VII, fatto arrestare da Napoleone, nel tragitto che lo conduce verso la prigionia in Francia fa sosta alcune ore, nella notte, a Torino.

Carlo Magno

Carlo Magno, vincitore dei Longobardi alle Chiuse, venne ospitato nelle torri della Porta Palatina. Consolidato il potere franco in Italia, Carlo Magno nominò un rappresentante a Torino, il quale assunse il titolo di conte. Il primo conte di Torino di cui si conosce il nome è Ratberto (827 d. C.).

Federico Barbarossa

Nel corso della sua prima discesa in Italia, l'imperatore Federico Barbarossa transitò da Torino accolto dal Vescovo Carlo, il quale essendo un suo sostenitore lo accolse con grandi onori. In forza dell'ospitalità ricevuta, Federico Barbarossa riuscì ad organizzare da Torino la spedizione imperiale per la distruzione del comune libero di Chieri.

Jean Jacques Rousseau

A soli 16 anni il filosofo Rousseau, come ci narrò nelle "Confessioni", giunse a Torino solo e senza denaro ed entrò nell'ospizio dei catecumeni di Santo Spirito per abiurare il calvinismo.
Avendo soltanto 20 franchi, prese dimora in via Po, presso una donna che affittava nella sua soffitta un letto in una stanza comune a un soldo al giorno. Trovò impiego alla bottega di Madama Basile come incisore di vasellame, ma venne presto cacciato perchè essendosi innamorato della donna le aveva baciato la mano.
Riuscì allora a diventare segretario della contessa de Vercellis e poi del conte Solaro di Govone. Qui però si innamorò della figlia e in un momento di emozione le versò del vino addosso. Cacciato nuovamente tornò in Savoia da cui ebbe inizio il suo brillante futuro di filosofo.

Nicolai Gogol

Giunse a Torino nel marzo del 1837, per un breve soggiorno, il grande scrittore russo Nicolai Gogol, autore del grande capolavoro "Le anime morte".

Honoré de Balzac

Balzac giunse a Torino il 1° agosto del 1836 e vi soggiornò fino al 12 all'Hotel Europe. Era accompagnato dalla sua amante Carolina Marbouty di Limoges, e per non destare scandalo preferì travestirla da uomo, presentandola come il proprio segretario.

Carlo Goldoni

Soggiornò a Torino nel 1751, purtroppo per pochi giorni e soltanto di passaggio, il grande commediografo veneziano Carlo Goldoni, autore di numerosi capolavori del teatro di tutti i tempi, tra cui "Arlecchino servitore di due padroni", "La locandiera" e "Sior Todero brontolon"

Michel de Montaigne

Michel de Montaigne, scrittore e pensatore francese autore dei celeberrimi "Saggi", sostò a Torino per poche ore nell'ottobre del 1581. Proveniva da un soggiorno a Chivasso e si stava recando nuovamente in patria.