Celebrità a Torino
Friederich Wilhelm Nietzsche
Il filosofo Friedrich Nietzsche abitò a Torino, in via Carlo Alberto 6, dall'aprile del 1888. A Torino cominciò a dare segni di pazzia, in particolar modo nel corso di un litigio con il proprietario di un carro, il quale fu preso a pugni da Nietzsche per aver maltrattato il cavallo. Fu ricondotto in Germania dall'amico nonché archeologo Burckhardt l'8 gennaio 1889 e consegnato alle cure della sorella.
Ormai si considerava re d'Italia, e salendo sul treno a Porta nuova cantò a squarciagola canzoni napoletane.
Polibio, Catone, Petronio e ...
Visitarono e conobbero di certo Torino e le sue campagne molti scrittori dell'antichità, i quali ci hanno lasciato testimonianze dirette dei loro viaggi attraverso le opere. Tra questi possiamo contare Polibio, Catone, Varrone, Strabone, Plinio il giovane, Petronio, Silvio Italico, Ammiano Marcellino.
Giuliano l'Apostata
Nel 356 il non ancora imperatore Giuliano l'Apostata, famoso per le persecuzioni contro i culti non romani, passò per Torino con la sposa Elena. Era avviato sul Reno a reprimere le rivolte dei barbari. Con lui viaggiava lo storico Ammiano Marcellino, che prese note accurate dei popoli e delle città piemontesi.
Thesauro
Il conte Emanuele Thesauro, noto storico della città di Torino, nacque in una data imprecisata, ma sicuramente nel 1591. Fu anche uno dei massimi espositori delle dottrine estetiche del Seicento, con la notissima opera "Il cannocchiale aristotelico".
Tra le opere su Torino si ricordano l' "Historia della Reale Città di Torino", "Il Regno d'Italia sotto i barbari" e soprattutto le "Inscriptiones", dalle quali tutte gli scritti successivi hanno tratto preziose informazioni e i miti ormai famosi sulle origini egizie della città. Alcuni originali dei libri di Emanuele Thesauro sono conservati presso la Biblioteca Reale. Il Conte morì il 26 febbraio 1675.
San Carlo Borromeo
L'Arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, nel 1578, aveva deciso di recarsi a piedi in Savoia per venerare il Santo Sudario. Al fine di facilitare il viaggio, Emanuele Filiberto portò la tela nel nuovo capoluogo sabaudo e preparò l'ostensione in Piazza Reale (odierna piazza San Carlo appunto).
Nostradamus
Michel Notre-Dame, il cui nome sarà poi latinizzato in Nostradamus, nacque nel 1503 a Saint Rémy de Provence. La sua fama divenne leggendaria quando fu chiamato a corte da Caterina de' Medici dopo la pubblicazione delle sue famose "Centurie".
Nei suoi molteplici viaggi Nostradamus nel 1555 o 1556 fu ospitato presso la Domus Morozzo, una tenuta che ospitava spesso nobili ed illustri personaggi e che è da situare nella zona dell'attuale Pellerina.
Un secondo soggiorno deve farsi coincidere con la sua attività di medico: fu infatti chiamato alla corte sabauda per curare la sterilità della duchessa Margherita. La sua cura, affidata ad un non meglio identificato "olio virile", fu portentosa. La duchessa concepì e diede alla luce Emanuele Filiberto.
La prima venuta di Nostradamus è documentata da una lapide che fino alla fine dell'ultima guerra era murata nella facciata di una palazzina di via Michele Lessona 11. Il palazzo fu abbattuto nel 1945 per far posto a più moderni condomini; della lapide però rimangono alcune fotografie, sulle quali si può leggere un testo in francese cinquecentesco: "1555. Nostras Damus a loge ici / on ii lia le paradise lenfer / le purgatoire ie ma pelle / la victoire qui m'honore / aura la gloire qui me / meprise oura la ruine hintere" (Nostradamus alloggiò qui dov'è il paradiso, l'inferno e il purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria, chi mi onora avrà la gloria, chi mi si oppone la rovina completa).
Gli scettici fanno notare che l'espressione "nostra damus" può essere intesa come una sorta di invocazione alla Madonna e riducono il tutto ad un ex-voto.
Cesare Lombroso
Morì a Torino il 19 ottobre 1909 il celebre psichiatra Cesare Lombroso, nato nel 1836. Dal 1859 aveva condotto in qualità di medico dell'esercito piemontese numerose ricerche etnografiche e antropologiche sulle popolazioni d'Italia. Nel 1876 era stato nominato professore di medicina legale all'Università di Torino. Attraverso le sue pubblicazioni, tra le quali le celebri "Genio e follia" e "La pazzia del Cardano", contribuì a diffondere un nuovo approccio di stampo positivista alla diagnostica criminale: la fisiognomica, che prevedeva la ricerca su basi fisiologico anatomiche delle cause che conducono alla delinquenza.
L'anarchico Michail Bakunin
Il politico russo e teorico dell'anarchismo Michail Bakunin, giunto in Italia da Londra, si stabilì a Torino. In seguito trascorse alcuni periodi a Firenze e Napoli.
Cesare Pavese
Lo scrittore Cesare Pavese, nato a Santo Stefano Belbo nel 1908, si suicidò all'albergo Roma di Torino il 27 agosto del 1950. L'autore de "La spiaggia", "Il mestiere di vivere", "Prima che il gallo canti" era stato dall'immediato dopoguerra direttore della casa editrice Einaudi.
Gabriele D'Annunzio
Gabriele D'Annunzio, su invito dell'Associazione Stampa Subalpina, venne per la prima volta a Torino in veste di conferenziere: tenne al teatro Regio una lettura poetica della sua "Canzone di Garibaldi".
Fred Buscaglione
Il popolare cantante e musicista Fred Buscaglione, nato a Torino nel 1921, morì in un incidente automobilistico a Roma il 3 febbraio 1960. Stava rientrando in albergo dopo una serata di lavoro, durante la quale aveva concertato con alcuni produttori le riprese di un film che lo avrebbe visto protagonista.
Il papà di Sandokan
Il noto scrittore di romanzi d'avventura Emilio Salgari, nato a Verona nel 1863, si suicidò nei pressi di Torino, in Val San Martino, il 25 aprile 1911. L'autore di "Sandokan e le tigri di Mompracem", e di altri celeberrimi romanzi ambientati in arcipelaghi esotici, non si era in realtà mai allontanato dall'Italia.