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I luoghi di Torino

La strada dei pellegrini

L'odierno parco della Pellerina sorge sul luogo dell'antica via Francigena, ora corso Francia, in tempi medioevali anche chiamata "Via pellerina", ovvero la strada dei pellegrinaggi dalla Francia.

Pozzo della strada

Pozzo Strada deve il suo nome ad un pozzo che, disposto lungo la via Francigena (attuale corso Francia), dava ristoro ai viandanti all'ingresso di Torino. Il tratto di strada vicino al pozzo veniva chiamato appunto "puteum stratae", il pozzo della strada.

Palazzo Madama

Essendosi impadronito di Torino a spese degli Angioini, Guglielmo IV di Monferrato fece erigere una "casa forte" che comprendeva i resti della Porta Decumana, e che costituisce ora la parte medioevale di Palazzo Madama.

Monte di Pietà

Via Monte di Pietà prende il nome dall'Istituto di credito a riscatto creato nel 1519 per volere dell'Arcivescovo Claudio Seyssel d'Aix. Nel 1579 verrà risanato e rilevato dalla Compagnia di San Paolo, fondata nel 1563 da mercanti, avvocati e liberi professionisti torinesi.

Roccaforte romana

Al termine della seconda guerra punica, libera dall'assedio cartaginese, Torino strinse un'alleanza con Roma per ragioni difensive. Il villaggio venne riedificato e gli venne atttribuita la tipica pianta degli accampamenti militari romani. Rettangolare nelle sue linee generali, verso nord est alla confluenza tra Dora e Po doveva adattarsi al percorso sinuoso dei fiumi e all'acquitrino. A nord era delimitato dalle odierne via della Consolata e via Giulio; a est dai Giardini Reali e Palazzo Madama, via Accademia, via Santa Teresa; a sud da via Cernaia e corso Siccardi. Il perimetro totale era di 2960 metri, circa 50 volte più piccolo di quello attuale. Le mura romane erano alte 7 metri e spesse 2. C'erano 4 porte: la Porta Palatina, la Decumana (ora compresa nell'edificio di Palazzo Madama), la Porta Marmorea (tra via San Tommaso e via Santa Teresa), la Porta Pretoria (tra via Garibaldi e via della Consolata). La città era tagliata dalle 2 vie tradizionali: la decumana (attuale via Garibaldi) e il cardo maximus, che univa la Porta Marmorea e la Porta Palatina. Le vie erano strette, ma ben lastricate e fornite di fognature, le abitazioni erano perloppiù a un piano (solo ai patrizi era consentito edificare case su più piani) e un teatro all'aperto, di cui si osservano ancora le vestigia in via XX Settembre, consentiva la rappresentazione di spettacoli per feste e celebrazioni.

Lingue liguri e celtiche

I toponimici con il suffisso -asco, come Revigliasco, Grugliasco, Piossasco, Beinasco, sono originari delle lingue liguri. I toponimici con il suffisso in -aco, -acco, -ecco e i derivati per elisione, come Drusacco, Lugnacco, Cavaglià, Cuorgnè, Agliè, sono invece di origine celtica..

Torino significa "monte"

La tribù ligure dei taurini diede vita a un agglomerato urbano sul pianoro che scendeva rapidamente dagli odierni Giardini Reali verso i due fiumi. Il tema ligure "taur" significa appunto "monte".  
Moltissime lingue indo europee e mediterranee avevano il tema taur ad indicare i monti: dall'aramaico al celtico (thor, da cui il dio guerriero). In Crimea si trova la catena dei monti Taurici, in Austria quella dei Tauri e nell'Asia minore il massiccio del Tau