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La storia di Torino in pillole

Salari

Nel decennio che va dal 1840 al 1850 nelle filande di cotone la paga giornaliera variava da 0.87 lire a 1.35; i tessitori guadagnavano da 0.92 lire a 1.48, mentre un tessitore di lana da 1 lira a 1.20: ossia da 260 a 400 lire all'anno. Più o meno percepiva lo stesso stipendio un maestro elementare (quasi tutti religiosi), altrettanto i segretari comunali; un medico condotto percepiva circa mille lire all'anno. Un capomastro muratore guadagnava fino a 3 lire al giorno, falegnami e fabbri circa 2 lire.

Giulio Cesare, la legge "Pompeia" e la cittadinanza romana.

Dopo essersi sottomesse a Roma, le tribù dei taurini ottennero nell'88 a. c., con la legge "Pompeia", la cittadinanza latina per tutta la Gallia Transpadana. Nel 50 a. C. Giulio Cesare, in segno di riconoscenza per l'aiuto che i taurini gli avevano offerto al suo rientro in Italia dalle guerre galliche, concesse a Torino la piena cittadinanza romana.

Julia Augusta Taurinorum

Ritenendo Torino un importante nodo di comunicazione, l'imperatore Augusto installò nel 25 a. C. circa 3000 coloni romani che rapidamente si integrarono con gli abitanti indigeni. Da questa data la città godrà per circa 4 secoli della "pax romana".

In hoc signo vinces

Costantino sconfisse il rivale Massenzio alle porte di Torino, i cui abitanti furono così i primi a festeggiare il nuovo imperatore. 
La tradizione vuole che all'inizio della battaglia gli sia apparsa una croce di fuoco con le famose parole "in hoc signo vinces" (sotto questo segno vincerai).

Casinò a Torino

Nel corso del XVIII secolo, la funzione del Teatro Regio era rappresentativa più che musicale. Le serate, riservate in modo quasi esclusivo al ceto aristocratico, erano innanzitutto occasioni mondane, in cui l'aspetto musicale giocava un ruolo secondario. Si scambiavano visite, si chiacchierava, si poteva anche bere e mangiare, prestando ascolto alla musica in modo intermittente, trascurando i recitativi per seguire le arie virtuosistiche presentate dai cantanti più celebri. 
All'interno del teatro erano previsti la "Bottega de' Rinfreschi", quella delle "Galanterie", che offriva tabaccheria e articoli di bigiotteria, e le "Camere pel Giuoco", dove il gioco d'azzardo aveva un volume tale da rappresentare una fonte di reddito non indifferente per l'amministrazione.

Orde visigote

Il generale romano Stilicone, ministro dell'imperatore d'Occidente Onorio scofisse a Pollenzo nei pressi di Torino le orde visigote di Alarico, che soltanto otto anni più tardi avrebbero messo al sacco Roma.

De Strata: un commissario Montalbano ante litteram

La duchessa Jolanda, reggente del duca Filiberto I di Savoia, nominò Vicario di polizia a Torino il "maestro d'arme" Borbone De Strata, il 21 giugno 1475. 
De Strata è il primo funzionario di polizia a torino, di cui si abbiano testimonianze e documenti storici.

Paravia primo tipografo

Può essere considerato primo tipografo piemontese, nel senso moderno del termine, Cristoforo Beggiamo, il quale produsse già nel 1470 - a Saluzzo - un breviario, con le nuove tecniche di stampa. 
La prima tipografia di Torino fu invece Zapata, che, fondata ai primi del Seicento, crebbe di importanza fino alla nomina di libraio di Corte per Bartolomeo Zapata. Nel 1802 la tipografia fu venduta a Giorgio Paravia che la indirizzò verso la produzione di testi scolastici.

Cabiria e la Hollywood nostrana

Torino è stata la sede delle prime gloriose produzioni cinematografiche italiane. Fu pioniere di questa affascinante attività, tra industria e cultura, l'astigiano Giovanni Pastrone, il quale alla direzione dell'Itala film produsse il celebre film di Gabriele D'Annunzio: "Cabiria". 
La pellicola venne proiettata per la prima volta il 18 aprile 1914.

I Savoia a Torino

A ricompensa della fedeltà dimostrata nella lotta contro i liberi comuni della Lega Lombarda, da Vercelli Federico II nominò, l'8 novembre 1248, il Conte di Torino Tommaso II di Savoia suo "vicario generale da Pavia in su", concedendogli in feudo Torino, Cavoretto, Ivrea, il canavese e Moncalieri.

Verità o contraffazione?

La Sindone venne fotografata per la prima volta, da Secondo Pia, nel 1898. La lastra fotografica rivelò subito una singolarità: il carattere negativo dell'immagine impressa sul telo. 
Naturalmente il fatto che per la prima volta una reliquia sacra venisse osservata scientificamente, e che mostrasse una così singolare caratteristica, diede impulso a un intenso dibattito circa la sua natura e l'ipotesi che si trattasse di un falso medioevale si presentò immediatamente. 
Nel 1998 una prova di datazione al carbonio 14 assegnò al tessuto una data di origine tra il 1260 e il 1390, ma studi successivi rimisero in discussione tale stima, rilevando come i pollini presenti sul lenzuolo siano di una varietà presente soltanto in Palestina all'epoca di Cristo. Restano tuttora senza spiegazione scientifica le modalità di formazione dell'immagine.

Università

Da Marsiglia Benedetto XIII autorizzò, con una bolla papale, la costituzione dell'Università di Torino. Pochi anni più tardi, nel 1412, l'imperatore Sigismondo concesse la grazia perpetua per l'ateneo cittadino con tutti i privilegi delle Università di Parigi, Bologna e Orléans. 
L'Università di Torino comprendeva già allora la Facoltà di teologia, di diritto civile, di diritto canonico, di filosofia, di medicina e di arti liberali.