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Celebrità a Torino

Giovanni Giolitti

Lo statista piemontese Giovanni Giolitti, nato a Mondovì il 27 ottobre 1842, sposò a Torino il 31 marzo 1869 Rosa Sobrero, figlia di un magistrato.

Il grande designer Pininfarina

Pininfarina (Battista Farina), il grande designer automobilistico nato a Torino nel 1895, creatore della famosa industria nota per la genialità delle sue creazioni, morì il 3 aprile 1966.

Guarino Guarini

Nel 1666 giunse a Torino Guarino Guarini. Modenese, monaco dell'ordine dei Teatini, filoso e matematico, aveva lavorato a Roma dove era stato influenzato dall'opera di Borromini. 
La tecnica architettonica doveva secondo lui porsi al servizio dell'istante in cui la logica incontra la fede, l'istante in cui Dio si manifesta nell'opera dell'uomo. 
Il suo ingegno e la sua idea di architettura lasciarono il segno più significativo nella cupola della Cappella della Santa Sindone, in cui l'audacia costruttiva dei raccordi di archi che rilanciano continuamente verso l'alto offre un gioco di luci e di ombre alternate di rara bellezza. 
Altra opera torinese di altissimo valore artistico, che contribuì a consegnare la città alla storia dell'arte barocca, è la facciata di palazzo Carignano, in cui sapientemente si sfruttano i giochi di luce creati dai mattoni bruni.

Filippo Juvarra

L'architetto messinese Filippo Juvarra fu per vent'anni al servizio di Vittorio Amedeo II (dal 1720 al 1738), come architetto di corte. Lavorò alla Basilica di Superga, che celebrava la vittoria dei Savoia contro i francesi e che era destinata a essere mausoleo della casa reale, alla facciata di Palazzo Madama, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, contribuendo con un apporto originalissimo e di eccezionale valore artistico all'ampiamento e rinnovamento dell'architettura urbana di Torino.

San Massimo

Il primo Vescovo di Torino fu San Massimo. Eletto al soglio della neonata diocesi torinese nel 380, si prodigò da subito in un'opera di cristianizzazione sistematica, che aveva tra i suoi punti cardine la lotta a tutte le forme di superstizione popolare. In un frammento dei "Sermones" scrisse a proposito:"Voi credete che l'eclissi sia dovuta ai malefici degli stregoni e che costituisca per la luna una sofferenza, ma è strano che la luna sia in travaglio soltanto nelle ore serali quando per l'abbondanza del vino bevuto è la vostra testa che si trova in travaglio".

Antonio Gramsci

Antonio Gramsci, con Angelo Tasca, Umberto Terracini e Palmiro Togliatti, diede vita il 1° maggio 1919 a Torino alla rassegna settimanale di cultura socialista "L'Ordine nuovo". In seguito ai contrasti tra il Partito comunista italiano, costituito a Livorno nel 1921, e il Partito nazionale fascista fu poi arrestato l'8 novembre 1926 e assegnato al confino a Ustica. Morirà in una clinica di Roma il 27 aprile 1937.

Giancarlo Pajetta

Giancarlo Pajetta, colonna portante del Partito comunista italiano morì il 13 settembre 1990. Era nato a Torino il 24 giugno 1911.

Massimo D'Azeglio

L'eminente statista Massimo D'Azeglio, grande esponente della classe politica piemontese che condusse la dinastia dei Savoia all'unificazione politica dell'Italia, nacque a Torino il 24 ottobre 1798. 
Pittore, scrittore, ministro e ambasciatore, è stato autore di opere importanti che hanno segnato l'inizio della pittura paessaggistica istoriata dell'Ottocento italiano. Morì nella stessa città natale il 15 gennaio 1866. Nello stesso anno, la città gli dedicò quella che è senz'altro la prima mostra antologica dedicata a un solo artista dell'intera penisola.

Camillo Benso Conte di Cavour

Dopo una rapidissima malattia, morì a Torino il 6 giugno 1860 Camillo Benso conte di Cavour, primo ministro di Vittorio Emanuele II dal 1852 e primo presidente del consiglio del Regno d'Italia. Era nato a Torino il 10 agosto 1810.

Niccolò Paganini

Niccolò Paganini eseguì, al Teatro Carignano di Torino, un grande concerto per violino a "beneficio dei poveri", l'8 giugno 1837. Il venerdì successivo tenne una seconda esecuzione e il ricavato delle due serate (di 9885 lire) venne distribuito tra i parroci della città per ordine del re, destinato ad una distribuzione alle famiglie bisognose.

Federico II di Hofenstaufen

In seguito alla vittoria a Cortenova sulla Lega Lombarda, Federico II (figlio di Federico I Barbarossa) si trattenne a lungo a Torino per ricevere l'omaggio di tutti i principali feudatari piemontesi: Savoia, Monferrato, Saluzzo, Biandrate, Romagnano.

Vittorio Alfieri

Vittorio Alfieri, a soli 10 anni, venne "ingabbiato" nell'Accademia militare, dove restò 8 anni e dalla quale uscì nel 1766 con la qualifica di porta insegne del Reggimento Asti.